Social media per principianti: un approccio boomer-friendly
Pubblicato il 14.07.2023 in  Digital Marketing AI Quest Scritto da Miriana
Hashtag, tag, account e molto altro. Impariamo il linguaggio delle piattaforme social
Navigare il mare dei social media: Boomer edition
Ti è mai capitato di essere additato scherzosamente come “boomer” da qualcuno della tua famiglia o di tua conoscenza? Era qualcuno molto più giovane di te, vero? Ci mettiamo la mano sul fuoco.
In realtà, nel gergo giovanile il termine ‘’boomer’’ ha assunto una connotazione diversa rispetto al significato reale. Comunemente, il termine baby boomer indica una persona nata in Nord America o in Europa tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il periodo dell’esplosione demografica (boom) avvenuta in quegli anni, noto come ‘’baby boom’’. Nella cultura di massa, però, si è poi diffuso il modo di dire ‘’OK boomer’’, un meme usato da adolescenti e giovani adulti per respingere o deridere gli atteggiamenti tipicamente associati alle generazioni portatrici di modi di pensare e agire conservatori e ‘’superati’’.
Ecco una breve guida per fare chiarezza una volta per tutte sull’utilizzo dei social e scampare dall’appellattivo ‘’OK Boomer’’.
Che si parli di Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, Whatsapp, Telegram o Snapchat ci sono delle costanti che si ripetono e che spesso mettono in confusione chi non ha troppa dimestichezza con queste piattaforme social.
Argomenti dell’articolo:
- Iniziamo con la @. Sai come usarla e perché?
- Un altro simbolo che tante volte può creare confusione è l’hashtag
- Per interagire su una piattaforma social hai bisogno di un profilo utente!
- Con un profilo utente puoi seguire una Pagina
- Le tendenze del momento
Iniziamo con la @. Sai come usarla e perché?
Il simbolo della chiocciola possiede numerosi utilizzi: è adoperata soprattutto in informatica, dove serve a separare il nome dell’utente da quello del nome di dominio negli indirizzi di posta elettronica; un esempio è l’e-mail nome@example.com, dove l’utente si chiama ‘’Nome’’ e il dominio ‘’example.com’’. Su Twitter essa precede il nickname degli utenti registrati.
Nella maggior parte dei social network digitare la chiocciola prima di un nome di un utente introduce una funzione ipertestuale sullo stesso nome, e invia una notifica allo stesso. Questa azione in italiano viene indicata come ‘’taggare una persona’’ (dal verbo inglese to tag, mettere un’ etichetta, etichettare).
Un altro simbolo che tante volte può creare confusione è l’hashtag
L’hashtag è un tipo di tag metadato utilizzato su alcuni social network come aggregatore tematico, la sua funzione è di rendere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o contenuto specifico.
Gli hashtag sono etichette che permettono di catalogare i contenuti presenti sul web. Vengono utilizzati sui social network, in particolare su TikTok, Instagram e Twitter per consentire agli utenti di trovare rapidamente e con facilità tutte le informazioni e i contenuti su un determinato argomento che si ritiene interessante.
L’hashtag consiste in una parola che indica l’argomento, il tema, il brand o il personaggio pubblico protagonista del contenuto pubblicato. È sempre preceduto da un simbolo, il cancelletto # e facendovi clic porta ad una pagina in cui sono presenti tutti i contenuti al quale è stato associato.
Per interagire su una piattaforma social hai bisogno di un profilo utente!
Un profilo utente o account è un insieme di dati relativi a un utente di un sistema informatico: è una fonte di dati relativa a tutte le informazioni di un utente.
In genere, per poter creare un account bisogna compilare una serie di particolari voci che a seconda del servizio o del sito web desiderato possono essere più o meno numerose. A prescindere comunque dal servizio o dal sito web al quale uno decide di registrarsi, le voci in questione più comunemente richieste sono le seguenti:
- il nome;
- il cognome;
- un indirizzo di posta elettronica;
- un username (che in alcuni casi può coincidere con l’indirizzo di posta elettronica indicato);
- nonché un’apposita password.
Ricapitolando, dunque, l’account permette di gestire i propri dati e di accedere a tutto ciò che riguarda l’utente in merito al sito Internet o al servizio online che si sta usando.
Con un profilo si può interagire con gli altri utenti lasciando commenti, likes, condividendo contenuti e inviando messaggi privati.
Di seguito un breve glossario social:
- Like: espressione di gradimento verso un contenuto pubblicato sulle piattaforme social.
- Share: dall’inglese to share condividere, indica l’azione di condivisione di un contenuto.
- Follower: dall’inglese to follow (seguire) indica un utente che segue un determinato account privato o aziendale, allo scopo di visualizzarne contenuti e aggiornamenti direttamente sul proprio feed.
- Direct o D.M.: sono rispettivamente l’abbreviazione e l’acronimo di Direct Message ed indicano i messaggi privati su Instagram.
- Interazioni: sono delle azioni concrete che gli utenti compiono come mettere un Like o commentare il post, fare click sul link, salvare i contenuti.
- Feed: abbreviazione di newsfeed, è l’elenco dei contenuti pubblicati. Ha sostituito il termine bacheca originariamente utilizzato per indicare l’insieme dei post su Facebook (in inglese Facebook wall o Timeline).
Con un profilo utente puoi seguire una Pagina
Una pagina consente alle persone di seguire gli aggiornamenti di enti, organizzazioni o personaggi pubblici. Le pagine hanno dei fan che hanno dichiarato il loro interesse (tramite Like) nei confronti dei contenuti pubblicati oppure dei Follower che seguono gli aggiornamenti della pagina, senza esserne “fan”. Chi gestisce una pagina può usufruire di elementi aggiuntivi rispetto a chi gestisce un profilo come ad esempio l’accesso agli Insight, l’aggiunta di un pulsante di Call to action o la programmazione dei post.
In generale, si parla di pagina su Facebook e di account verificati su Instagram (per intenderci, quelli con la famosa spunta blu).
Le tendenze del momento
Per le generazioni precedenti il social network per eccellenza è senza ombra di dubbio Facebook, che ha inaugurato un modo tutto nuovo di interagire e condividere contenuti online con persone conosciute e sconosciute. Agli occhi della Generazione Z, invece, questo formato “classico” di social risulta poco attraente e stimolante. Tra i social più amati dai giovanissimi oggi troviamo infatti YouTube, Instagram (in particolare per le stories) e TikTok. Dei quattro citati, il più rivoluzionario e in voga tra gli appartenenti alla Generazione Z al momento è TikTok: nato in Cina nel settembre 2016 col nome musical.ly, questo nuovo social rappresenta ormai un punto di ritrovo virtuale alternativo (perché molto meno conosciuto dai “grandi”) e può vantare un bacino di utenti pari a 2 miliardi in tutto il mondo; la percentuale di giovanissimi è davvero alta: basti pensare che il 27% degli utenti ha un’età compresa tra i 13 e i 17 anni e il 42% tra i 18 e i 24 anni, coprendo il 69% degli utenti totali.
Non finisce qui: TikTok sta prendendo piede anche per altri. Il 36% degli utenti di TikTok nel 2022 aveva tra i 35 e i 54 anni, un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Detto questo, l’utilizzo tra i baby boomer è ancora basso, con solo il 7% che ha visitato l’app negli ultimi tre mesi.
Facile no?
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